Fondamenti teorici del ruolo del deejay

 

Molti esseri umani, invece che limitarsi a ballare se la musica li soddisfa, o a non ballare se non li soddisfa, ritengono di avere il diritto/dovere di rivolgersi direttamente al deejay chiedendo la loro musica preferita, non rendendosi conto della soggettività della richiesta e ritenendo invece con incrollabile certezza che la loro musica preferita sia senz’altro la musica preferita da tutti.  

Il ruolo del deejay è come quello di un conducente di autobus: se tu vai ad una festa dove suona un deejay di musica rock’n’roll sai che sentirai rock’n’roll, e quello è, come quando sali sul 23 barrato e sai che ti porterà lì, lì e lì, e non ti metti a chiedere al conducente se può fare una deviazione per passare davanti ai Fori Imperiali perché sono molto belli. Se vuoi vedere i Fori Imperiali, scendi e prendi l’autobus che va ai Fori Imperiali.

E invece, di passeggeri scriteriati, ce ne sono sempre: quello che mentre sta girando Elvis Presley chiede una canzone degli Iron Maiden, quello che mentre stanno girando i Rolling Stones chiede Danza Kuduro, quello che mentre stanno girando gli Oasis chiede un pezzo sconosciuto a chiunque tranne a lui, probabilmente scritto dal suo panettiere, mostrando l’iPhone per far vedere il titolo, e ci resta pure molto male se il deejay non ce l’ha nella playlist, come se un deejay, in quanto tale, debba avere tra i propri pezzi tutti i pezzi mai registrati nell’intera produzione discografica mondiale dal 1932 ad oggi.

Il passeggero scriteriato, soprattutto, non capisce una cosa: come su un autobus, se il conducente modificasse il percorso su sua richiesta, tutti gli altri passeggeri saliti per un percorso prestabilito insulterebbero il conducente, così ad una festa, se il deejay cambiasse la musica su richiesta di un metallaro fuori luogo, tutti gli altri che stanno ballando felici insulterebbero il deejay.

Se venissero accolte le strampalate richieste di questi egocentrici ascoltatori, ci sarebbero feste con un solo invitato contentissimo, tutti gli altri scontenti e il deejay ricoperto di ingiurie. Ma tu vaglielo a spiegare al fan degli Iron Maiden (d'altronde stiamo parlando di uno che ha un diavolo dentone stampato sulla maglietta).

 

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Alberto Fezzi